sabato 17 dicembre 2011

...Tanti auguri di buon Natale

....A te che leggi per interesse, a te che lo fai per curiosità a te che cerchi nuovi spunti.....

...A  te che stai cercando un'alternativa....

....A te che non sei del settore e a te che lo sei....

....A te che rispetti il mio lavoro e a te che non lo fai...

....A te che disperi e a te che lotti....

....A te che credi che qualcosa cambierà e non accetti la sconfitta e a te che preferisci che qualcun'altro lotti al posto tuo....


....Insomma a voi tutti dalla C.M.SERVICE un grandissimo augurio di........



BUON NATALE



lunedì 12 dicembre 2011

...La caldaia a legna.

..."L’art.2 del D.P.C.M. 08/03/02 definisce come impianti termici ad uso civile tutti
quegli impianti che utilizzano biomassa non inseriti in un ciclo produttivo, che
abbiano come destinazione d’uso il riscaldamento o la climatizzazione di ambienti,
il riscaldamento di acqua calda per utenze civili, la cucina, il lavaggio stoviglie, la
sterilizzazione e la disinfezione medica, il lavaggio biancheria e simili, i forni da
pane, le mense ed altri pubblici esercizi destinati ad attività di ristorazione."


Questo significa che anche coloro che hanno optato per una soluzione altamente ecologica non devono dimenticare che la legge considera le caldaie a legna degli impianti termici a tutti gli effetti e come tali devono essere trattati.

Vediamo quali sono i principali vantaggi:


VANTAGGIO AMBIENTALE


Bruciando gas o gasolio per riscaldarsi si trasferisce e si 
accumula nell’atmosfera carbonio prelevato dalle 
profondità del sottosuolo, contribuendo in tal modo
all’effetto serra.

Viceversa, la combustione di biomassa non dà alcun 
contributo netto all’effetto serra, perché il carbonio che si 
sprigiona bruciando il legno proviene dall’atmosfera stessa 
e non dal sottosuolo.



VANTAGGIO ECONOMICO


Riscaldarsi con le biomasse, non fa solamente bene all'ambiente ma anche al proprio portafoglio.
Infatti, a parità di calore prodotto, i combustibili vegetali costano molto meno rispetto a quelli fossili.




COSA SI INTENDE PER BIOMASSA


La biomassa vegetale è la materia che costituisce le
piante.
L’energia in essa contenuta è energia solare 
immagazzinata durante la crescita per mezzo della 
fotosintesi clorofilliana.
Per questo motivo le biomasse, se utilizzate all’interno di 
un ciclo continuo di produzione-utilizzazione, sono una 
risorsa energetica rinnovabile e rispettosa dell’ambiente.




Tipologie di caldaie a legna

Le caldaie più innovative e dalla resa migliore sono quelle a fiamma rovesciata e si suddividono in due tipologie:


• le caldaie aspirate sono dotate di un ventilatore aspiratore posto posteriormente alla base dell'uscita fumi;
• le caldaie soffiate dispongono di un ventilatore soffiatore posto anteriormente.




(riporto un esempio di caldaia in commercio e il relativo principio di funzionamento che a grandi linee rimane invariato fra i vari modelli)






Esempio di caldaia a legna a fiamma rovesciata.


Spaccato interno di una caldaia a legna a fiamma rovesciata.




La legge italiana, prevede che le caldaie a legna possano essere installate esclusivamente in impianti dotati di vaso di espansione aperto. Tale obbligo risalente a molti anni fa è motivato da ragioni di sicurezza visto che una caldaia a legna può raggiungere molto facilmente la temperatura di ebollizione.


Tale vaso deve essere posizionato nel punto più alto dell'impianto di riscaldamento (solitamente nel solaio) e deve essere collegato direttamente alla caldaia tramite un tubo denominato "di sicurezza" il quale non deve presentare tratti rettilinei.


Nella scelta di una caldaia a legna, fondamentale importanza deve essere data al suo dimensionamento.


....Infatti una caldaia a legna, a differenza di una a gas o a gasolio, deve funzionare quanto più possibile in modo costante limitando al massimo le interruzioni.


...Lo spegnimento forzato dell'aria comburente a seguito dell'arresto del funzionamento della caldaia, provoca inevitabilmente uno sporcarsi del camino e della camera di combustione della caldaia con una conseguente riduzione del rendimento dell'impianto.


...Sempre in considerazione al fatto che anche questa caldaia è da trattarsi come qualsiasi altro impianto termico, particolare attenzione deve essere data al locale caldaia e alle relative normative in vigore.


...Buona norma è lasciare sempre uno spazio libero attorno alla caldaia di almeno 60 cm tutt'attorno.


Per gli impianti con potenza termica oltre i 35 Kw inoltre, la normativa prevede che l'ambiente sia dotato di porta di accesso indipendente dall'esterno.




Per concludere voglio quindi ricordare che così come per le caldaie alimentate a gas o gasolio, anche per le caldaie a biomassa è buona regola far controllare l'impianto con le scadenze previste dalla legge.


Un impianto controllato e manutenzionato a dovere ti permette di stare tranquillo e di consumare di meno.


Una buona pulizia dell'impianto termico e una relativa verifica di tutte le sicurezze necessarie, ti garantiscono affidabilità,durata nel tempo, sicurezza e risparmio.




Se ancora non lo hai fatto affrettati!!!


La C.M.Service potrà offrirti anche questo servizio.



domenica 4 dicembre 2011

...Una caldaia all'esterno

....Gentile lettore, in questo post voglio porre la tua attenzione su una sottigliezza che tanto tale non è, almeno dal mio punto di vista.


Oggi tu ti trovi ad avere dentro casa una caldaia che devi sostituire e hai l'interesse nel installarla in quel bel ambiente all'esterno della tua abitazione.


...Che fai?.....Giustamente ti rivolgi a chi di mestiere per farti consigliare su quelle che sono le varie possibilità che il mercato offre.


.....Si parte innanzitutto dalla scelta di base, ovvero dalla scelta fra una caldaia istantanea piuttosto che una con il bollitore.


Questa scelta deve essere valutata tenendo in considerazione molteplici fattori fra i quali:


1) grandezza della casa
2) n° di persone che vi abitano
3) esigenze e abitudini di chi abitualmente ci vive.


Tantissime volte può succedere che nelle abitazioni più datate, sia installata una caldaia che serve al solo riscaldamento e uno scaldacqua che viene appunto utilizzato per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria) e che venga richiesta l'unificazione dei due.


Lo scaldacqua può essere di tipo istantaneo oppure con accumulo (in quest'ultimo caso può anche esserci una duplice tipologia di riscaldamento dell'acqua contenuta, ovvero sia elettrica che a gas).


Tenere in considerazione l'abitudine di un Cliente abituato con uno scaldacqua con accumulo, specialmente se ci si rivolge a persone non più giovanissime è di fondamentale importanza.


...Infatti, una persona che è abituata ad avere una determinata quantità di acqua calda "immediatamente" disponibile, dovrà capire che una caldaia istantanea richiede particolari accorgimenti, fra i quali una perfetta pulizia dei filtri dei rubinetti e una sufficiente portata di acqua per funzionare correttamente (vedi mio post).


...Sembra una banalità ma garantisco che non è così!!!


Una volta compresa l'esigenza del cliente e superata la scelta istantanea/con accumulo, si dovrà valutare se applicare una caldaia specificatamente "da esterno" o una caldaia tradizionale.


Le caldaie da esterno, sono appositamente studiate per non subire eccessivamente il fattore atmosferico (umidità e freddo) e prevedono quasi sempre delle apposite resistenze che vengono applicate nella tubazione in maniera tale da garantirne il non congelamento.


...Tuttavia queste caldaie hanno anche la particolarità di non avere ,direttamente nella caldaia stessa , i comandi per il funzionamento, ovvero necessitano di un'apposito pannello da applicarsi al muro interno, che funge sia da quadro comandi (gestione delle temperature dell'acqua sanitaria e della temperatura di caldaia) che da cronotermostato.


...Dal mio punto di vista, questo tipo di prodotto dovrebbe essere applicato solamente dove non vi sia un vano esterno che potrebbe tranquillamente "schermare" la caldaia dalle intemperie dirette.


Nelle situazioni dove vi sia presente un vano che può contenere la nostra caldaia, preferisco e consiglio sempre di applicare una caldaia tradizionale.


...Con questa soluzione, tutti i comandi di gestione della caldaia sono a portata di mano e durante la manutenzione garantiscono un miglior controllo delle temperature di funzionamento oltre che ci danno una possibilità di regolazione e di prove più approfondite.


Anche in questo caso un buon consiglio riguardo quanto installare, deve essere dato da chi normalmente dovrà eseguirne il controllo.


....Rimane ben inteso che in situazioni di particolare rigidità ambientale e con installazioni senza "schermatura" di un apposito vano, non vi è alternativa. 


BISOGNA ADOTTARE LA SOLUZIONE DA ESTERNO 

sempre che non vi sia la possibilità di ricavare un apposito vano che protegga il funzionamento della caldaia dagli eccessi di abbassamento di temperatura e anche questa accortezza dovrebbe essere presa in considerazione.

PUO' SEMBRARE SUPERFLUO MA NON LO E'.

CHIEDETE CONSIGLIO AL VOSTRO MANUTENTORE.

COLUI CHE NORMALMENTE METTE MANO NELLE CALDAIE GIORNALMENTE E' DI SICURO LA PERSONA PIU' ADATTA A POTERVI CONSIGLIARE SU CIO' CHE E' MEGLIO SIA PER VOI CHE PER IL SUO FUTURO LAVORO.